Giorgio Affabbris – Venezia, 1942. Artista autodidatta, negli anni “70 partecipa a diverse manifestazioni artistiche organizzate dalla Fondazione Bevilacqua La Masa che gli concede uno studio a palazzo Carminati, vera fucina d’arte per molti artisti di quella generazione. Ne scrive anche Giorgio Trentin nella presentazione della Cartella “I sette di palazzo Carminati”.
Altre mostre personali sono organizzate dalle gallerie Traghetto, Nuovo Spazio, L’Immagine, Marchall gallery (Londra).
Le sue opere si trovano in numerose collezioni pubbliche e private e sono state spesso premiate alle varie manifestazioni cui hanno partecipato.
Particolarmente significativi i vetri-sculture di cui l’artista Eulisse ha scritto: “…I suoi oggetti scultura hanno la consapevolezza dell’oggi, quel modo circolare di strappo, di inquietudine e nello stesso tempo si sottraggono all’oggi e al sentore del presente delle cose; sono una mise en mèmoire, un rovesciamento nella memoria del presente: tutto danza, si espande, supera la disposizione al reale per diventare favola di vetro che esce dalla cronaca per nuotare nel puro concetto dello spazio”.
Giorgio Affabris
Affabris e l’arte del vetro
Pienone al museo etnografico
29 giugno 2019
L’INAUGURAZIONE del 29 giugno 2019 della personale di Giorgio Affabris ha portato a ‘Il Manegium’ un nutrito numero di curiosî per vedere gli oggetti curati dal maestro.
Un’esplosione di colori, di sfumature, di riflessi che ha immerso il pubblico nell’atmosfera tipicamente veneziana. Il presidente Adriano Azzi ha ricordato come a Fratta già tremila anni fa si lavorasse il vetro; producendo perle e perline che poi via mare arrivavano anche in Grecia.
Presente anche il sindaco Giuseppe Tasso che ha sottolineato come l’attività del Museo Etnografico sia vivace e varia e come la presenza al suo interno di persone di cultura e di interessi multiformi sia un tono moderno ad una realtà rivolta al passato ma che guarda al futuro.
Aurora Stecca, che ha curato l’allestimento insieme a Giorgio Maniezzo e Doriano Tosarelli, ha intrattenuto îl pubblico ripercorrendo la vita dell’artista, veneziano autentico, ma legato alla città da un amore che l’ha portato anche a Londra. La presenza in sala dei rappresentati di Pro Loco, Avis, Fa e Desfa, Protezione civile e Auser dimostra come a Fratta sia in atto una stretta collaborazione tra associazioni e sponsor che rendono possibile organizzare eventi come la mostra di Affabris.
La mostra resterà aperta fino a fine luglio e sarà visitabile la domenica pomeriggio dalle 15,30 alle 18,30 e il 13, 20-27 luglio dalle 21 alle 24 in occasione della rassegna teatrale.
L’arte del vetro
Inaugurazione mostra – Foto
Osservando le opere esposte si è magneticamente attratti da un ” novello mondo di Alice”, da un simbolismo favolistico nel quale si entra solo spogliandosi delle idee precostituite e lasciandosi guidare dagli arditi accostamenti dei colori, dai gioiosi cromatismi, dai lampi di luce che, improvvisamente, appaiono e scompaiono fra forme geometricamente delineate, accostate, mescolate in modo, “solo in apparenza”, casuale… e chi osserva, per un attimo, si rispecchia nell’opera e ne viene riflesso. Nel mondo fantastico ed ipnotico di Affabris si avvera il sogno di far convivere, con artistica maestria e gradevolezza estetica, tutto ciò che potrebbe apparire inconciliabile. Per le proprie creazioni l’artista recupera materiale precedentemente utilizzato e a volte logorato dal tempo, e dall’ incuria, dall’ indifferenza e lo avvolge, lo ” incatena” letteralmente, imponendolo all’attenzione… recuperandolo a ” vita nuova”.
I colori decisi, primari, forti, liberi da ombre… sfumature… indecisioni… diventano “paladini” delle fantasiose, fantastiche “resurrezioni”. Solo con un’indagine superficiale si può parlare di ” semplice gioco stilistico”. In realtà l’attività dell’artista sottende una positiva metafora esistenziale per la quale niente e nessuno è da ” gettare via” ma in ogni momento della vita c’è qualcosa di splendido e vitale, bello a vedersi… pur nella diversità… basta saperlo individuare, cogliere e valorizzare.