Ricordando Carlo Mario Prando

      Carlo Mario Prando: un uomo, una persona, uno studioso molto conosciuto, apprezzato e stimato nella maggioranza delle associazioni di volontariato del Polesine e da molti scrittori e studiosi che a lui si rivolgevano per la sua cultura, per la sua profonda conoscenza della storia del territorio, per la sua innata disponibilità a collaborare e ad aiutare.  

       Dopo gli studi tecnici in un Istituto di Bologna, fu assunto dal Comune di Pincara, suo paese natale, dove rimase fino al pensionamento come addetto all’ufficio anagrafe.

       Carlo Mario è stato una persona generosa, ecclettica e poliedrica:

        -Generoso: la sua disponibilità era a 180 gradi. Non ha mai detto di no a chi gli chiedeva consiglio o aiuto che dispensava sempre con competenza e larghezza.

    -Eclettico: per tutta la vita ha approfondito le sue conoscenze nei campi culturali più vari, dalla storia del territorio alla etnografia, dalla scuola al lavoro, non solo di Pincara ma dell’intero Polesine. E’ stato anche un grande e attento cronista del suo tempo.

 

Ricordando Carlo Mario Prando

     -Poliedrico: le sue conoscenze culturali e le sue capacità intellettuali e manuali hanno abbracciato una varietà di attività incredibilmente grandi e diversificate: ha scritto una documentata storia di Pincara e dato alle stampe un prezioso volume con riprodotti in china tutta la vecchia attrezzistica di lavoro e non solo di lavoro.

Sapeva dipingere, incidere il marmo, scolpire il legno, lavorare il vetro, scrivere in gotico, plasmare la cera, restaurare oggetti, saldare, stagnare e molto altro. Ha collaborato con molti scrittori polesani e no.

La raccolta dell’attrezzistica dei lavori di una volta e la sua intelligente esposizione nella corte Scagnolari  e nel Museo Etnografico di Fratta, sono state  realizzazioni geniali a cui teneva molto e di cui andava orgoglioso, visitate da tantissime scolaresche anche da fuori provincia.

-Queste sue genialità le ha profuse anche a Fratta negli allestimenti del Museo della Civiltà e del Lavoro in Polesine: l’esposizione degli oggetti in quasi tutte le sale è stata opera sua.

La morte di Carlo Mario è stata la perdita di un grande patrimonio e di un grande cantore innamorato della sua terra e dei suoi concittadini, dell’ultimo grande vate del territorio

Alla amministrazione comunale e alla biblioteca di Pincara l’invito a concordare con la famiglia la possibilità che l’archivio di Carlo Mario possa essere conservato e messo a disposizione della comunità e degli studiosi.

Fratta Polesine  15/06/2021

                                                        Adriano Azzi

                                   Presidente Onorario de “Il Manegium”

                                            Ricordo di Carlo Mario Prando. Pincara, Giovedì 19.12.2019

Sono particolarmente emozionato e commosso, ma anche grandemente compiaciuto e riconoscente alla Amministrazione Comunale di Pincara per aver voluto con la intitolazione di questa sera ricordare “ad perpetuam rei memoriam” il cav. Carlo Mario Prando, vostro eccezionale concittadino che già nell’intervento al funerale io l’ho definito, e lo riconfermo con forza questa sera, l’ultimo vate, l’ultimo cantore di Pincara, ecclettico e poliedrico dalle vaste capacità, uomo generoso, disponibile ad aiutare,  un grande studioso della storia di questo suo antico paese, ma anche un attento cronista degli avvenimenti che hanno movimentato la vita dei pincaresi del secolo appena trascorso, magistralmente descritti nei suoi scritti e documentati negli allestimenti museali e privati.

L’intervento del Sig. Sindaco (e o di chi mi ha preceduto) ha delineato e ricordato. in maniera forte e completa, la figura e l’opera di Carlo Mario Prando per cui mi limiterò a ricordare il contributo che Carlo ha profuso a Fratta nella nascita, nello sviluppo e nella organizzazione del Gruppo Culturale e di Ricerca “Il Manegium”. Associazione nata nel 1982 con tanto entusiasmo ma con scarse conoscenze su come operare e gestire un gruppo di volontariato e su come catalogare, allestire ed esporre il materiale etnografico e i reperti archeologici raccolti dai soci.

Il caso ha voluto che Carlo entrasse nel negozio di ferramenta, qui a Pincara, mentre era presente un nostro socio fondatore molto attivo. Complice il proprietario del negozio, Carlo viene non solo informato della nascita di questo nuovo gruppo di volontariato, ma anche invitato a Fratta a dare una mano. Venne, eravamo a metà degli anni ’80, divenne socio del Gruppo e non ci lasciò più fin che poté guidare l’automobile. E anche nel Manegium profuse la sue capacità organizzative e le sue poliedriche conoscenze e competenze sia materiali che culturali. Sotto la sua guida nasce nel 1990 l’Antiquarium Comunale, elevato due anni dopo, a Museo Archeologico Comunale e ora da 10 anni Museo Archeolgico Nazionale in Villa Badoera. Nel 1991 si allestisse nelle adiacenze di Villa Fanan il Museo Etnografico, che diventa nel 2004 Museo della Civiltà e del Lavoro in polesine quando a seguito di donazione e di opportuni e necessari restauri il Museo viene definitivamente trasferito nell’antico cinquecentesco palazzo Dolfin. Inutile sottolineare che in tutti questi nuovi allestimenti e passaggi vi era l’opera, le competenze e l’attività di Carlo. Naturalmente ha sempre avuto alle spalle un gruppetto di soci volontari che, o lo aiutavano, o allestivano secondo le sue direttive. A 15 anni dall’apertura a Fratta del Museo della civiltà e del lavoro in Polesine, i suoi intelligenti allestimenti e la sua razionale disposizione delle sale, salvo lievi interventi per sopraggiunti nuovi reperti, sono rimaste invariate e riscuotono ancora ammirazione e consensi.

Plaudo e auspico che possa avvenire a breve la proposta di questa Amministrazione di riunire, in un unico ambiente qui a Pincara, il suo prezioso archivio e le sue numerose collezioni di materiale espositivo museale. Naturalmente il grazie della presidente, del direttivo e di tutti i soci del Manegium, non solo alla Amministrazione comunale, ma anche alla mogie Franca e al figlio Nicola per la volontà e la disponibilità di mettere a disposizione di questa encomiabile nuova istituzione tutto il materiale del marito e del papà Carlo.

Non so se in questo momento Carlo Mario ci sta ascoltando, io sono sicuro di si: a lui il nostro commosso abbraccio riconoscente. Grazie e ciao cav. Carlo Mario Prando.

                                                                                                                                                                                                                                                          Pincara, Giovedì 19.12.2019

                                                                                                                                                                                                                                        M° Adriano Azzi  –  Presidente de “Il Manegium”

  “Pincara e la so’ storia”

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Pincara e le sue tradizioni (1950-1970

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